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ADDOMINOPLASTICA

Un esubero di pelle e grasso addominali o un addome prominente sono comuni deformità derivanti da variazioni di peso, gravidanza, invecchiamento e possono essere corretti chirurgicamente. Si tratta di effettuare un intervento detto Addominoplastica, che può realizzarsi mediante la sola riduzione del mantello cutaneo cadente e in eccesso (grembiule addominale) o includere il rinforzo o la ricostruzione del piano muscolare della parete addominale nel caso coesistano diastasi dei muscoli retti (cioè sventramento), ernie o laparoceli. L’intervento è seguito da cicatrici di varia estensione di solito ben nascoste dietro lo slip o un costume da bagno. Residua inoltre una piccola cicatrice periombelicale.

Con questa procedura vengono rimosse le smagliature inferiori dell’addome (situate nella parte asportata) mentre quelle superiori vengono rese più gradevoli per effetto della tensione cutanea.

L’anestesia è generale o spinale/epidurale e l’intervento dura un paio di ore, con una degenza, in ricovero ordinario, che è in genere di 2-4 giorni. I punti sono quasi tutti riassorbibili e non vanno rimossi (tranne all’ombelico).

La paziente viene in genere rivista a 7, 14 e 60 giorni. Il risultato è piacevole da subito anche se si rende spesso necessario un ritocco delle cicatrici. Per due mesi dopo l’intervento occorre indossare una guaina elastocompressiva (panciera) in modo da  favorire l’assestamento dei tessuti.

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FILIPPO BORIANI

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